un viaggio speciale
i trenini rossi di montecatini
Due nomi unici. Sono Gigio e Gigia, un tempo semplicemente Numero 1 e Numero 2, i due trenini rossi della Funicolare di Montecatini Terme, utilizzati per salire e scendere dal borgo originario di Montecatini Alto.
Un mezzo di trasporto unico e caratteristico, che non ha perso il suo fascino dal giorno dell’inaugurazione che avvenne il 4 giugno 1898 ed alla quale partecipò anche Giuseppe Verdi. Perché salendo indifferente sull’uno o l’altro vagone rosso si scopre che l’atmosfera è sempre quella: le panche in legno, lo spazio in piedi sul balconcino esterno delle vetture, che ha visto milioni di panorami e milioni di baci, e l’incrocio tra i trenini a metà del tragitto, così eccitante per i bambini.
Salutarsi nel momento dello scambio tra salita e discesa mette di buon umore generazioni di turisti da ogni parte del pianeta.
IL MOMENTO PIÙ BELLO PER PRENDERE LA FUNICOLARE?
Sono due i momenti della giornata in cui il viaggio raggiunge il culmine del suo splendore: al tramonto e in tarda serata.
Tramonto – Il sole che tramonta all’orizzonte è una musica all’ultime sue note, è l’ultimo sapore della torta, più dolce proprio perché è alla fine, destinato a restare nel ricordo più di quanto si sia prima gustato. – W. Shakespeare
Le colline verdi si lasciano accarezzare dai colori del tramonto, tutto si trasforma in una nuova, meravigliosa opportunità di apprezzare il sole e ciò che illumina. Si apre il sipario della sera, il vento è un generoso amico che offre una mano per dar tregua dopo il caldo patito in una tipica giornata estiva. Non è una coincidenza che le foto più belle delle recensioni ricevute, siano state scattate proprio al tramonto.
Sera – In certe notti d’estate, perdersi con lo sguardo fra le stelle è uno dei modi più saggi di impiegare il proprio tempo. – Anton Vanligt
La luce della luna che brilla sulla pelle, quel senso di vacanza e magia di quando stai vivendo un’avventura. Lo sguardo che si perde fra le stelle, il corpo si ristora, la mente si rilassa. Sono tutti buoni presupposti affinché questa sia la degna conclusione di una splendida giornata. Il viaggio di notte porta con sé la nostalgia e la novità di un tempo tutto da vivere.

CIÒ CHE C’È DI MAGICO NELLA VITA ARRIVA D’ESTATE, PROPRIO COME LA NOSTRA FUNICOLARE
Tutti i posti della carrozza regalano grandi emozioni ma chi è già stato un nostro passeggero, sa bene che esistono degli angoli più ambiti che permettono di godersi ancora di più la gioia del viaggio: le terrazzine esterne.
Una rivolta verso la base di partenza, una rivolta verso la destinazione e ovunque uno scelga di stare, godrà di splendidi panorami e di un comfort superiore di viaggio.

La storia della funicolare
La funicolare sembra uno di quei trenini dei film western che venivano trafitti dagli indiani. E anche l’età corrisponde più o meno a quell’epoca di frontiera: il 1898. L’idea di costruire un impianto a fune tra Montecatini Alto e Montecatini Terme, allora chiamati rispettivamente “Castello” e “Bagni di Montecatini” fu prospettata alla fine del XIX secolo da un ingegnere genovese, il Sig. Alessandro Ferretti. Egli, dopo la concessione comunale avuta in data 8 ottobre 1896 che gli permetteva di realizzare il suo progetto, aveva urgente necessità di reperire finanziamenti per quella che si presentava come un’operazione complessa e dispendiosa. I soci di capitale, il Sig. Ferretti li trovò nella sua Genova: l’Ing. Carlo Barbano ed il Cav. Giacomo Giovannetti, ai quali è stata intitolata la piazzetta sopra la stazione a monte della Funicolare.
Ci vollero circa 4 mesi per ultimare gli studi sul tracciato e sull’ubicazione delle stazioni e per fare i sopralluoghi sui terreni interessati al passaggio della Funicolare ed il loro esproprio, ma finalmente, l’11 febbraio 1897, il socio maggiore di capitale, l’Ing. carlo Barbano, spediva al comune di Montecatini Terme “copia del piano e del profilo longitudinale esecutivi della Funicolare secondo il tracciato definitivamente prescelto e per il quale perciò si stavano stipulando i definitivi contratti di espropriazione in base ai preliminari accordi avvenuti con i Signori proprietari dei terreni”.
Così, il 1 marzo 1897 cominciarono i primi lavori di costruzione del corpo stradale ferroviario. Il sogno di generazioni di Montecatinesi di poter usufruire di un’agevole via di collegamento fra Montecatini Terme ed il ” Castello ” stava per realizzarsi. I lavori di sterro, le opere murarie quali viadotti, ponti e la posa dei binari occuparono alcuni mesi. L’inizio del 1898 si consumò nei perfezionamenti tecnici dell’impianto e soprattutto nell’allestimento dei preparativi per la grande inaugurazione che avvenne il 4 Giugno 1898 alla quale parteciparono ospiti illustri come il genio del melodramma, Giuseppe Verdi. Nei primi anni di funzionamento i due trenini rossi vennero azionati dalla grossa caldaia a vapore, situata alla stazione a monte, fino al 1921, dopodiché, con l’avvento dell’elettricità, il metodo di trazione venne affidato ad un potente motore elettrico. Il servizio della Funicolare trascorse anni tranquilli fino al 2 settembre 1944, giorno in cui una pattuglia di guastatori in ritirata, facendo brillare alcune mine applicate alle varie parti dell’impianto, causò ingenti distruzioni e la rese inservibile fino al 1949, anno in cui, un imprenditore fiorentino, in collaborazione con il comune di Montecatini Terme, fece eseguire i restauri necessari per la riattivazione. Finita la guerra seguirono gli anni della ripresa economica, Montecatini divenne una meta termale di gran fascino e lusso per le migliaia di vacanzieri che la frequentavano durante la stagione estiva e la Funicolare era sempre più sfruttata dai turisti che volevano visitare il “Castello”.
Nel 1977 però, a seguito di difficoltà sorte circa l’ammodernamento degli impianti e gli adeguamenti relativi, la Funicolare venne chiusa e fu poi riaperta solo con l’apporto della regione Toscana, che consentì il restauro delle carrozze, l’installazione di un nuovo motore e di una modernissima “scatola nera” per il controllo delle corse. La ripresa dell’attività si verificò il 3 agosto 1982. Da allora, per garantire una sempre maggiore sicurezza ai viaggiatori, sono state sostituite varie parti meccaniche di traino ed effettuati ammodernamenti d’impianto molto consistenti. Non sono stati però modificati i due storici vagoncini che si “salutano” come sempre a metà percorso. Tale e quale è rimasta la struttura, costituita da tre scompartimenti con panche di legno e due balconcini esterni, che sono i posti più ambiti da cui si domina un panorama straordinario.
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Un tuffo nel passato…
Il panorama è pazzesco e molto romantico. Ne vale assolutamente la pena!!!